MARGIO ha scritto: ↑sabato 7 settembre 2024, 12:28
Comunque per tornare IT ieri ho speso la penultima mattinata di ferie al pronto soccorso delle Apuane perché mio figlio di nove anni ha cominciato allegramente a rotolarsi urlando sul divano millantando un dolore inguinale che si irradiava dalla palla destra.
E siccome aveva già ieri fastidi in zona e con le palle torte o le ernie a quell'età non si scherza ce l'ho portato.
Tutti professionali, giusto un po disorganizzati nella comunicazione fra reparti che se per caso ti sposti da uno all'altro devi per forza placcare qualcuno e dirgli chi sei e da dove vieni altrimenti resti fermo in una sala d'aspetto per 90 minuti senza che nessuno sappia che sei li, capito quello tutto é filato liscio.
Però per l'appunto non mi spiegavo i cartelli con cui erano letteralmente tappezzate le pareti
"Aggredire un ospedaliero é come aggredire un pubblico ufficiale. Non aggredire fisicamente o verbalmente medici o infermieri"
E mi chiedevo chi cazzo aggredisse un medico

devi essere veramente uno sciroccato

e invece capita cazzo, what a time to be alive, le bestie proprio.
COLPO DI SCENA!
Parafrasando il mio figurante woke preferito:
"Sto in una zona molto, molto difficile. ODIO A MORTE le bestie che picchiano il personale medico, ma diobono, diobono come ci si mettono forte di impegno qui per farmi cambiare idea."
Il seguito della storia di mio figlio.
Al PS in toscana salta fuori che la macchia sulla palla di mio figlio é idatide, l'urologo gli prescrive antinfiammatorio ed antibiotico vorrebbe tenerlo sotto controllo, purtroppo noi partiamo il giorno dopo, per cui mi dice di far passare il we ma il lunedì portarlo dritto dalla pediatra a farlo controllare.
Così facciamo, la pediatra conferma la diagnosi e ci dice di portarlo d'urgenza a fare l'ennesima ecografia (le palle più fotografate del mondo) e farle vedere ad un chirurgo infantile, si raccomanda di farlo assolutamente in settimana.
Ovviamente il primo appuntamento anche con l'urgenza era il 18 quindi sotto consiglio della pediatra ieri lo abbiamo portato al PS del civile qui a Brescia.
Bambino con dolore testicolare batte per direttissima QUALSIASI fila.
In mezzora mia moglie é davanti al chirurgo che le spiega che i bambini hanno la brutta abitudine di avvertire tardi quando hanno male alle parti basse e che tanti coglioncini sono andati perduti a causa del ritardo nel curarli.
Guarda poi quelli di mio figlio, constata che l'idatide é ancora li e siccome sono già 4 giorni e l'antinfiammatorio non sembra sortire alcun effetto ci consiglia di asportarla con un piccolo intervento in anestesia totale.
Siccome ci ha anche spiegato che ingrandendosi ulteriormente l'idatide potrebbe portare ad una torsione testicolare aka "Figlio Monopalla", decidiamo per l'intervento con il benestare della pediatra.
Intervento anche quello per direttissima, li hanno tenuti direttamente la e l'hanno operato ieri pomeriggio.
Segue un risveglio traumatico e agitatissimo di mio figlio che però riusciamo a contenere io e mia moglie.
Fin qui tutto bene.
Ieri sera il fattaccio, entra la dottoressa in camera, dice a mia moglie
"non si preoccupi, non ordini nemmeno il pranzo per domani, vedrà in mattinata uscite, stanotte gli mettiamo la flebo, una tachipirina e vedrà che domani starà benissimo" al ché do una mano a mia moglie ad aprire la poltrona letto e mi congedo dai miei con mio figlio che già sbadigliava.
Fast forward, stamattina mi telefona mia moglie mortificata.
Il bambino si é svegliato, ha fatto colazione ed ha vomitato quattro volte, é stato malissimo, pressione in picchiata e grave disidratazione.
In pratica ieri mio figlio si é addormentato, mia moglie si é addormentata e l'infermiera che doveva somministrare flebo e tachipirina ad un bambino di nove anni in post-operatorio che non mangiava e beveva nulla da almeno venti ore indovinate un po? Se la roncava pure lei, sta testa di minchia.
Ciliegina sulla torta il medico di turno stamattina che con fare scocciato dice a mia moglie
"Eh, ci credo che il bimbo vomita, non ha fatto la flebo stanotte, ma pure lei signora poteva suonare il campanello per ricordarlo all'infermiera."
Quando me l'ha raccontato al telefono io idealmente ero già in macchina col crick pronto a far suonare tutti i campanelli del reparto in testa a sto coglione (e ce ne vuole per farmi incazzare), poi però ho contato fino a dieci, mi son morso la lingua ed ho consigliato a mia moglie, mentre mio figlio si faceva un altro bel giro di flebo ed antiemetico, di andare a parlare con la caporeparto.
Caporeparto cui si scopre avevano raccontato cazzate dicendo che mio figlio aveva cominciato a vomitare alle 5.00 ben prima di colazione e che era all'oscuro della mancata flebo al bambino, questa si incazza e dice a mia moglie che avrebbe indagato sulla faccenda.
Mezz'ora dopo arriva il medico di turno la mattina, ma meno scocciato di prima e con le orecchie basse le chiede scusa se può aver detto qualcosa che mia moglie potrebbe aver frainteso e che non intendeva in alcun modo asserire che lei avesse colpe nella mancata somministrazione.
Poi niente, io arrivo a mezzogiorno e le porto ulteriori vestiti ed il pranzo dato che ovviamente con il figlio ai minimi termini non li hanno fatti uscire (e non si sono preoccupati per un cazzo di fornirle un pasto), in quel momento sono NERO, nessuno incrocia lo sguardo intuendo la tempesta.
Non rivolgo la parola a nessuno (e comunque nessuno vuole rivolgerla a me, in quel momento), mi comporto comunque civilmente, faccio la mia visita e me ne vado.
Nel tardo pomeriggio li hanno dimessi ed ora siamo tutti a casa.
Ora, io sono buono e caro, capisco che in giro ci siano bestie ignoranti incapaci di rapportarsi con il prossimo senza spalmarci sopra una cospicua dose di violenza.
Però caro il mio sistema sanitario nazionale é anche vero che, quando ci si comporta in questo modo, non si può fare la faccia sorpresa come se i calci nel culo che ci arrivano fossero caduti per magia dal cielo.
